L’Hot dog sono stati un gruppo Memphis che ha registrato per la Stax emanazione Ardente Record nella prima metà degli anni’70. Ardente è stata anche la Grande Star di etichetta e di studio durante questo periodo di tempo, e Hot dog sono stati un gruppo simile in molti aspetti, utilizzando la stessa miscela di Beatlesque chitarre e armonie, anche se senza l’inclinata, edgy decostruttivo sentire che ha reso Grande Stella, in modo distintivo e, postumo, venerato. Un conglomerato sciolto di Stax session giocatori, tra cui il cantante e bassista Bill Rennie, cantante, chitarrista e pianista Greg Reding, e più tardi, il chitarrista Jack Holder e il batterista Fred Prouty, insieme al produttore e chitarrista Terry Manning, the Hot Dogs pubblicato due album, the pretty, harmony driven Say What You Mean nel 1973, e the rockier, meno distintivo Hot Dog nel 1977. Say What You Mean è un bel set, evidenziato dalla title track, che presenta un lavoro di chitarra solista in stile George Harrison, e “Morning Rain”, che suona come una canzone di Lost Zombies con qualche organo funky di Memphis gettato nel mix. “Take the Time to Let Me Know”è un altro gioiello, con le sue chitarre acustiche ed elettriche ammassate che costruiscono un piacevole crescendo. Morbido, melodico e pieno di meravigliose armonie vocali, Say What You Mean sarà di interesse per i fan di Big Star (il produttore Manning ha anche lavorato con il membro di Big Star Chris Bell ad Ardent), ed è un esempio stellare di quel curioso micro-genere power pop di Memphis che si concentrava intorno agli Ardent studios nei primi anni 1970.