Alcuni pensieri: Nel latino classico sono stati usati septemplex e septuplus; poiché abbiamo septuple in inglese, nonuple sarebbe appropriato. Un parallelo può essere disegnato tra i nomi da triple in poi e quelli da trilioni in poi (quintuple-quintillion ecc.; sostituire-iple / – uple da-illion). In italiano, c’è vigecuplo (20 volte), d’altra parte, abbiamo vigintillion (anche se Hahnemann ha scritto vigesillionfache Verdünnung-vigesillion – fold diluition) e ho visto vigintuple menzionato in inglese.
Nel complesso, la denominazione può sembrare incoerente, ma forse possiamo dare un senso da un punto di vista estetico: se lo stelo ordinale termina in-t, prendilo (sesto sesto → sestuplo); dopo tutto, la desinenza-tupla in parole come quintupla ci ha dato il termine tupla (questo non porta a tertuplex poiché lo stelo inflettivo del terzo terzo ordinale è terti-, non tert-). Altrimenti, prendi il numero cardinale, ma usa la forma familiare quadr – invece di quartuor e la forma non-per 9 (come si trova nell’ordinale nonus, da *novenos, derivato dal cardinale *noven che divenne novem attraverso l’influenza di decem); nov-, al contrario, potrebbe sembrare che significhi ‘nuovo’. Henkle prese i nomi standard di zillion fino a duodecillion come base e pensò che l’analogia richiedesse l’uso di ordinali. Questo è dubbio perché-im fa parte del gambo inflettivo di septimus e decimus e-av appartiene al gambo inflettivo di octavus. Dopo aver colpito questi fuori, siamo ancora a sinistra con tre eccezioni. Ha anche scritto Vigillions, Trigillions ecc. (colpendo così fuori-es). Rudolf Ondrejka era più coerente nel suo uso di elementi additivi (impiegando settimo e ottavo, mentre Henkle utilizzato septo e octo, ma d’altra parte decimo, vigesimo ecc.) ma ha mantenuto la parola del dizionario vigintillion e ha ancora usato elementi additivi derivati dagli ordinali con esso – ad esempio, primo-vigintillion, mescolando un ordinale con un cardinale (il cardinale che arriva per ultimo!) nella stessa parola. Lo respingo.
In una grammatica latina del 1575, ho trovato vigecuplex simplex ’21-fold’. Questo è analogo alle costruzioni a due parole come vigesimus primus ’21st’, ma in inglese, presumibilmente vogliamo una sola parola. Sarebbe grammaticalmente corretto dire mille vigintillion, un milione vigintillion ecc., ma come stiamo andando a chiamare un 21-tuple? Diciamo ventunesimo (c’è anche unetvicesimus in latino, letteralmente uno e ventesimo), quindi trigintisextuple (trovato nell’OED!) può venire attraverso come una ragionevole analogia (preferirei triginta alla forma combinatoria triginti-, confrontare con trentasettesimo italiano; d’altra parte, abbiamo centimillionaire, ma si potrebbe fraintendere centi – per significare ‘un centesimo’). I latinisti potrebbero preferire mettere insieme due numeri ordinali (trigesimussextuple), ma questo renderebbe il sistema più complicato. Poiché million in realtà non contiene un costituente m -, preferisco vigintiunillion a vigintimillion per la 21a potenza di 1000 dopo 1000.
Il Nasdaq.com Glossario contiene parole come septenvigintillion(come se fossero stati usati in FINANZA, ha!) dove i numeri prima dei multipli di 10 sono gli stessi di undecillion, duodecillion ecc. Un problema con questo è che il septem è assimilato a septen in septendecillion mentre questo cambiamento non è richiesto prima di viginti. La parola del dizionario novemdecillion non è coerente con septendecillion (- n vs. – m), ma almeno non c’è assimilazione sbagliata qui. Si noti inoltre che mentre si può dire unus et viginti (oltre a viginti unus), questo ordine non viene utilizzato sopra 100 (ad esempio, centum viginti unus) e non viene utilizzato in numeri inglesi come ventuno. Nel latino post-classico, si trovano anche duocenti, trescenti e simili invece di ducenti,trecenti ecc., quindi duocentuple (invece di centumduple) per una 102-tuple sarebbe fuorviante.
Per un milione, i Romani dicevano decies centena mil(l)ia, ma mettiamoci d’accordo su mille millia, che porta a millemilluple. Potremmo anche impiegare la parola latina moderna millio (quindi, millionuple), ma duodecillionillion sarebbe strutturalmente ambiguo – è il due decillionesimo zillion o il duodecillionesimo zillion? Un ulteriore problema è se le parole latine zillion da cui si formano le parole tuple e zillion inglesi devono essere comprese secondo la scala breve semplicemente perché le parole sono formate in inglese o piuttosto secondo la scala lunga come in francese e in italiano. Dire billillion per un millillion millillion per analogia a miliardi è artificiale per me. Le cifre sono scritte in gruppi di 3, non usiamo un raggruppamento che corrisponderebbe allo schema n-illillion!
Per quanto riguarda triskadecaduple, cosa ci fa qui la seconda d? Si noti inoltre che manca una i. Triskaidecuple, se vuoi mescolare in greco antico.