Impianti di purificare il suolo e l’acqua
Mentre le piante sono distribuite principalmente per purificare l’aria le piante sono ora anche trovare ampio utilizzo all’aperto per purificare il suolo contaminato e (massa)di acqua. I salici (Salicaceae) e una serie di specie di piante di senape (Brassica), ad esempio, hanno la capacità di assorbire metalli pesanti come cadmio, nichel e piombo dal suolo. Senape nera (Brassica juncea L.) e un certo numero di cultivar di amaranto vengono persino utilizzate a Chernobyl e nell’area circostante per assorbire la sostanza radioattiva cesio 137 dal suolo. Le piante non solo sono in grado di riparare o convertire metalli pesanti e materiale radioattivo, ma possono anche filtrare basse concentrazioni di pesticidi, esplosivi e olio dal suolo. All’urban playground De Ceuvel di Amsterdam Nord, sono in corso esperimenti sull’uso di piante per bonificare il fondo fortemente contaminato di un vecchio cantiere navale. Tra le piante in fase di sperimentazione sono: la coda di rondine (Typha latifolia), la digitale (Digitalis purpurea) e il salice nero (Salix nigra).
Il birrificio De Koningshoeven (produttore de La Trappe), nella provincia olandese del Brabante Settentrionale, è in fase avanzata di piani per la depurazione delle acque reflue mediante un proprio impianto. In collaborazione con water board De Dommel, il birrificio intende costruire una grande serra appositamente per questo scopo. Le piante tropicali che crescono nella serra devono essere utilizzate per purificare le acque reflue e convertirle in acqua di irrigazione. In questo modo, il birrificio prevede di ridurre la quantità di acqua utilizzata del 50%, nonché di dimostrare l’efficacia della purificazione dell’acqua attraverso la fitoremediazione.
Le piante purificano l’aria all’aperto
Le piante non sono solo detergenti efficaci del suolo, dell’acqua e dell’ambiente interno, ma sono anche in grado di rimuovere le sostanze tossiche dall’aria fuori dalle porte. L’architetto italiano Stefano Boeri utilizza le piante nei suoi progetti, con l’obiettivo, tra l’altro, di migliorare la qualità dell’aria nelle città. Il primo di questi’ boschi verticali’, come li definisce Boeri, era un grattacielo di Milano. Con 20.000 piante e 800 alberi di più di cento specie diverse, può essere paragonato a un pezzo di foresta di due ettari, con l’unica differenza che si tratta di un edificio, con 1500 metri quadrati di superficie nel centro di una città. Questa foresta verticale assorbe ogni anno 40 tonnellate di CO2 e 1,5 tonnellate di particolato fine. Come “bonus”, genera anche 90 tonnellate di ossigeno all’anno, abbassa la temperatura esterna, funge da barriera acustica e stimola la biodiversità. Una torre simile, dello stesso architetto, sarà presto eretta a Utrecht, appropriatamente soprannominata Wonderwoods.
Photo: Wonderwood-Stefano Boeri Architetti
Stefano Boeri è stato recentemente incaricato di costruire un’intera città sotto forma di foresta verticale, in Cina: nel 2020, 30.000 persone vivranno nella città verde, Liuzhou, insieme a più di un milione di piante.
Ovviamente non è possibile costruire una città verde in una sola volta, ovunque. Ma è possibile modificare gli edifici esistenti aggiungendo tetti verdi per purificare l’aria esterna. Una ricerca pubblicata nel 2008 ha dimostrato che le piante sui tetti verdi di Chicago erano veramente in grado di rimuovere una parte delle sostanze tossiche nell’aria. Gli scienziati coinvolti nello studio hanno studiato la capacità di purificazione dell’aria di 19,8 ettari di vegetazione del tetto. In un anno, un totale di 1.675 kg di inquinanti atmosferici erano stati assorbiti dalle piante. I ricercatori hanno anche calcolato che oltre 2.046 tonnellate di sostanze tossiche potrebbero essere filtrate dall’aria se tutti i tetti di Chicago fossero coperti da una fitta crescita delle piante.
La fitoremediazione si sta rivelando un metodo altamente efficace per ripristinare l’equilibrio del nostro ambiente, sia all’interno che all’esterno. Possiamo aspettarci che piante, muri verdi, tetti verdi e intere città verdi sorgano ovunque in futuro? Per il bene della nostra salute e della terra stessa, sarebbe comunque una splendida prospettiva!