Il Signore ha incaricato i Suoi seguaci di insegnare il messaggio di pentimento e remissione dei peccati “a tutte le nazioni, a cominciare da Gerusalemme” (Luca 24:47). Presero sul serio il Suo incarico, e ne vediamo la prova nel Libro degli Atti. L’emozionante racconto dei discepoli del I secolo che diffondono la buona notizia della salvezza attraverso il Salvatore risorto inizia con il giorno di Pentecoste (Atti 2) e si conclude con Paolo che predica il Vangelo a Roma (Atti 28). Diamo un rapido sguardo al loro impegno evangelistico.

  • Chi ha partecipato all’evangelizzazione? Gli apostoli (Atti 5:41,42), uniti da evangelisti come Filippo (Atti 21:8), hanno fatto. Così hanno fatto i membri “ordinari” della chiesa. Dopo che a Gerusalemme sorse un’intensa persecuzione, i discepoli sparsi andarono ovunque predicando la parola (Atti 8:4; 11:19-21). È chiaro che il compito dell’evangelizzazione non è stato affidato a “professionisti.”Senza dubbio alcuni erano più abili nel dire la lieta novella di altri, ma ogni “servo del Signore” era chiamato ad essere “in grado di insegnare” (2 Timoteo 2:24).

I santi evangelisti provenivano da una varietà di ambienti. Barnaba era un Levita (Atti 4: 36). Aquila e Priscilla erano fabbricanti di tende (Atti 18: 2,3). Luca era un medico (Colossesi 4: 14). Tra gli apostoli c’erano pescatori e un esattore delle tasse. Sì, l’evangelismo era per tutti i santi, indipendentemente dalla loro occupazione o dal loro passato.

  • Perché i figli di Dio si sforzarono di insegnare la buona notizia alle persone smarrite? Sicuramente lo hanno fatto per eseguire il comando di “predicare il Vangelo” (Marco 16:15). Erano convinti che il Vangelo ha il potere di salvare i peccatori (Romani 1:15,16). E, a loro importava delle persone. Volevano che le persone perdute fossero benedette con la redenzione che è in Gesù (Romani 10:1; 3:24).

E io e te? Quanto ci importa della Grande Commissione? Siamo davvero convinti che il Vangelo salva? Ci preoccupiamo abbastanza per aprire la bocca e insegnare? (Atti 8: 35).

  • Dove hanno seminato il seme? Il giorno dell’istituzione della chiesa, c’erano Ebrei presenti “da ogni nazione sotto il cielo” (Atti 2:5). La progressione geografica che il Cristo delineò per la diffusione del Vangelo si compì: “in Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra” (At 1,8). Vengono registrati resoconti specifici di persone provenienti dall’Africa (l’eunuco, Atti 8), dall’Europa (Filippi, Atti 16) e dall’Asia (Antiochia di Siria, Atti 11) che viene insegnato il Vangelo. In confronto, in che misura le moderne chiese locali diffondono il Vangelo?

In quali luoghi i primi cristiani insegnavano la parola? Nell’area del portico di Salomone (Pietro, Atti 3), nel tempio (apostoli, Atti 5:20) e nelle sinagoghe ebraiche (Paolo, Atti 17:1,2). Dove altro? In un carro (Filippo, Atti 8), nelle case del popolo (Pietro in casa di Cornelio, Atti 10,11), in prigione (Paolo a Felice, Atti 24), e nel mercato (Paolo ad Atene, Atti 17,17).

In termini generali, gli sforzi evangelistici furono fatti in ambienti pubblici e privati (Atti 5:42). Nei tempi moderni, potremmo chiamarlo ” un approccio equilibrato.”Certamente tu ed io saremmo saggi a seguire quella combinazione di insegnamento privato e pubblico. In breve, quando abbiamo un pubblico di ascolto di uno o cinquanta, sia in privato che in pubblico, approfittiamo delle opportunità che ci vengono incontro.

  • Quando i primi discepoli insegnarono ai perduti? Lo hanno fatto il giorno di una speciale festa religiosa (Pentecoste, Atti 2). Lo facevano il sabato, cioè il giorno in cui gli Ebrei osservavano il sabato (Atti 17: 2). Infatti, il racconto biblico indica che i membri della chiesa del I secolo insegnavano il Vangelo ogni giorno. Gli apostoli lo fecero a Gerusalemme (Atti 5: 42), Paolo lo fece ad Atene (Atti 17:17), e fece lo stesso a Efeso (Atti 19:9).

Poiché i seguaci del Cristo insegnavano così spesso, non ci sorprende quando leggiamo che in un periodo di tempo, le persone venivano salvate e aggiunte al Signore ogni giorno (Atti 2:47). Quando vediamo le fatiche evangelistiche dei santi, anche noi non siamo scioccati nel leggere che le chiese locali “aumentavano di numero ogni giorno” (Atti 16:5). Fratelli, nonostante la nostra vita frenetica e i nostri impegni, dobbiamo tutti trovare il tempo per l’evangelizzazione. Le anime perdute dipendono da noi.

  • In che modo i primi cristiani diffusero la notizia della salvezza per mezzo di Gesù? Erano persistenti di fronte all’opposizione (Atti 5:28,29), erano audaci di fronte al pericolo (Atti 7:51-53), lavoravano instancabilmente nonostante le proprie infermità della carne (1 Timoteo 5:23), e predicavano ai peccatori senza parzialità (Atti 10:34,35). Penso che tu ed io possiamo imparare alcune cose da loro, non sei d’accordo?

Imitiamo il fervore evangelista dei nostri fratelli e sorelle che hanno camminato sulla terra nel primo secolo. Insegniamo e insegniamo e insegniamo fino a quando le nostre gole diventano salire, i nostri corpi stanchi e le nostre pance ringhiano come siamo così assorti nell’insegnamento che perdiamo o rimandiamo un pasto perché siamo impegnati a raccontare la vecchia, vecchia storia. È giunto il momento di fare dell’evangelismo la nostra massima priorità.

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